Clipper è una marca di accendini e di cartine per sigarette conosciuta in tutto il mondo. Le principali tabaccherie vendono gli accendini Clipper ai loro clienti, che possono scegliere tra modelli molto diversi e variegati. Clipper si è imposta soprattutto grazie ad un particolare tipo di accendino ricaricabile a butano. Il modello fu progettato da Enric Sardà e prodotto da Flamagas S.A. dal 1959. La maggior parte degli accendini viene prodotta a Barcellona. Altri invece vengono prodotti a Shanghai (Cina) e Chennai (India). Annualmente vengono realizzati circa 450 milioni di modelli, ed è la più grande produzione mondiale di accendini dopo BIC.
Gli accendini Clipper hanno conquistato il pubblico non solo per la loro praticità, ma anche per il design estremamente accattivante. Per essere sempre sulla cresta dell’onda, recentemente il brand ha avviato una collaborazione con Dolly Noire, un marchio italiano di streetwear con idee grafiche ed artistiche molto innovative. La partnership ha “partorito” 8 accendini e 10 cartine, caratterizzati da disegni e colori estremamente particolari e briosi. Le grafiche dei capi d’abbigliamento, presentate a Pitti Uomo 2018, sono state riportate sugli accendini e sulle cartine. Si tratta di un’edizione limitata, che sicuramente farà la felicità dei collezionisti.
Questa ovviamente non è l’unica “limited edition”, ma ce ne sono tante che Clipper ha proposto e proporrà ai suoi clienti in questi anni. Ogni nuovo anno infatti la società propone circa 40 nuove collezioni. Gli accendini vengono prodotti secondo gli standard di sicurezza EU. Inoltre sono anche “eco-friendly”, poiché sono riempiti di gas di qualità superiore, pulito e sicuro. Clipper è amico della natura, in quanto utilizza materiali riciclati senza rinunciare alla qualità ed alla sicurezza dei propri prodotti. Gli accendini sono inoltre ricaricabili. Quando la carica è esaurita quindi non c’è bisogno di acquistare un nuovo accendino, ma basta ricaricarlo velocemente. In alternativa è possibile acquistare un nuovo accendino, aggiungendo il vecchio alla propria collezione personale.
