Il Duomo di Santa Maria Assunta
Per un turista, la località di San Gimignano è un ricettacolo di gioie, un caleidoscopio di scoperte che si susseguono l’una dopo l’altra. Tra i punti di maggiore interesse di questa cittadina toscana c’è senza dubbio la Basilica di Santa Maria Assunta, cioè il Duomo, che è situato nella piazza omonima. Si tratta di un esempio illustre del valore dell’architettura romanica in Toscana, destinato a suscitare la curiosità non solo dei credenti e dei fedeli, ma anche di tutti coloro che non vogliono perdere l’opportunità di osservare da vicino un esempio di architettura religiosa di enorme valore artistico. Per altro, la storia di questo edificio è tanto antica quanto interessante, e per molti aspetti è vissuta in parallelo con la storia di tutta San Gimignano: è nato intorno all’anno Mille come una semplice pieve, per poi essere trasformato, mezzo secolo più tardi, in propositura. Quindi Papa Eugenio III l’ha
consacrata nel 1148, mentre percorreva la via Francigena tornando a Roma.
E così, a partire da quel momento, la Basilica – o Collegiata, che dir si voglia – ha conosciuto un gran numero di privilegi, testimoniati e promossi da decreti e bolle papali. Insomma, le cariche ecclesiastiche più elevate hanno riservato una notevole attenzione alla chiesa di San Gimignano sin dal momento in cui è stata consacrata, ed è per questo motivo che le autorità locali – sia religiose che laiche – hanno deciso di migliorare il suo aspetto e di trasformarla in un luogo di culto capace di attirare persone da ogni dove, così che le sue apparenze potessero diventare degne della sua fama.
Oggi l’interno della Basilica appare completamente ricoperto da affreschi: per esempio, le Storie del Nuovo Testamento, sulla parete di destra, che sono state attribuite alla Scuola di Simone Martini, ma anche le Storie del Vecchio Testamento, sul lato opposto, che invece sono ritenute opera di Bartolo di Fredi; in entrambi i casi, comunque, si tratta di esempi eccellenti dell’arte di epoca medievale. Un altro affresco di pregio è quello che si ammira sulla controfacciata: è il Martirio di San Sebastiano, che risale alla seconda metà del XV secolo, sopra il quale si trovano degli affreschi di Taddeo di Bartolo. Per chi presta attenzione alla religione, infine, nel Duomo di Santa Maria Assunta c’è la reliquia di San Geminiano, vale a dire il vescovo modenese che qui è celebrato come santo patrono il 31 gennaio.
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