Intervista ad un web design di milano
E’ una delle professioni di ‘ultima generazione’ in quanto emerse grazie a internet e alla diffusione esponenziale dei siti, quella dei web designer e, per capire qualcosa di più del loro universo abbiamo deciso di intervistare un professionista del settore, incontrando un web design di Milano.
Nuove professioni avanzano
Il web design di Milano con il quale abbiamo appuntamento, lo incontriamo in un locale dei Navigli e potrebbe passare per uno studente universitario. Il suo aspetto giovanile e un abbigliamento informale possono trarre in inganno e nessuno, non conoscendolo, non sospetterebbe neppur lontanamente che si tratti di uno stimato professionista ricercato dai più famosi brand che se lo contendono a suon di euro.
Ha accettato il nostro invito ma ha voluto la massima discrezione e, per questo motivo, le sue risposte saranno contrassegnate WD al posto del suo nome.
D: Al giorno d’oggi un web design come si colloca nel mondo di internet?
WD: Si tende a credere che sia facile creare un sito magari supponendo di poter fare da soli ed utilizzando piattaforme precostituite che vengono messe a disposizione a pagamento. E questo può apparire come una soluzione per risparmiare l’intervento di un professionista come il web design. Ma ridurre il budget di spesa in questo modo, risulta essere un macroscopico errore.
E’ sufficiente pensare a quanti milioni di siti sono presenti nel web e a quanti se ne aggiungono in ogni momento: emergere da questo mare magnum è davvero una impresa improba anche per un professionista, immagina per coloro che non lo sono ed ignorano le varie dinamiche che si celano sotto questo aspetto.
D: Stai parlando di motori di ricerca e di keywords?
WD: Creare un sito graficamente impeccabile è possibile per tutti quelli che sono dotati di una buona creatività, buongusto e che sappiano maneggiare le tecniche di computer grafica ma questo non determina certo il posizionamento del sito. E’ come possedere una fuoriserie bella a vedersi e potente a guidarsi ma che rimane parcheggiata dentro ad un garage dove nessuno (a parte il proprietario) la può ammirare. Ecco…questo è lo scenario che si manifesta nel 99,9% dei casi dei siti web che non sono realizzati da un valido web design.
Ci sono dei percorsi che devono essere seguiti necessariamente e che sono conosciuta da un professionista capace e non si limitano solamente di keyword. Mi riferisco a contenuti testuali realizzati tenendo opportunamente d’occhio le tecniche SEO e SEM e di altro ancora come i backlink, che consentono un buon posizionamento del sito all’interno dei motori di ricerca.
D: La tua professione possiamo considerarla come ‘nuova’?
WD: Senza dubbio è una opportunità che, prima dell’avvento della rete, non esisteva affatto. Occorre pensare che internet ha aperto strade inimmaginabili come quella dei webmaster, dei creatori di App e altre ancora legate a questo mondo che dal pc si è propagato per tutti i device esistenti.
Siti e affini
D: E’ giusto considerare i siti come strumenti necessari al giorno d’oggi?
WD: Il presente appartiene alla rete anche se non tutti se ne rendono conto ed il futuro vedrà degli scenari ancora impossibili da immaginare perché, ai nostri occhi, più prossimi ad un film di fantascienza che non a quanto i nostri figli vedranno. Per considerare giustamente questo fenomeno basta guardare ragazzini di 8-10 anni che maneggiano lo smartphone in una maniera che ad un brillante quarantenne non riuscirebbe possibile. E’ un fatto generazionale che investe il modus vivendi di tutti dove, o ci sei oppure sei tagliato fuori inesorabilmente. Un sito web deve scrollarsi di dosso la veste che indossava negli anni ’90 e ‘2000. Da allora, sono trascorsi 20-30 anni quasi e nel nostro presente è un lasso di tempo dove sono accadute moltissime cose e si sono realizzate delle innovazioni che hanno trasformato abitudini e costumi sociali. I siti web devono essere agili per non rimanere agganciati ad un palo che li renda inutili ed improduttivi e, questo può determinare il successo o il fallimento del target che attraverso loro, si vuole guadagnare.
D: Secondo questo ragionamento è giusto pagare parcelle con tanti zeri ad un web design o c’è qualcosa di sconveniente?
WD: La risposta non la devi cercare da me ma, tutt’al più, dai miei clienti.
L’intervista è stata presa dal sito addlance.com