Sigaretta Elettronica con Batteria: come sceglierla?
Svapare con soddisfazione
Per ottenere, dalla sigaretta elettronica, il massimo della soddisfazione, è necessario che la boccata, sia piena e produca fumo e sapore in sintonia alle proprie aspettative. Deve donare allo “svapatore” una sensazione di completezza, simile a quella prodotta dalla sigaretta tradizionale. Occorre tenere sempre a mente che, il fumo prodotto dalle E-cig, non contiene i fattori nocivi della sigaretta tradizionale a causa della mancata combustione della carta ed agli additivi vari con cui è confezionata. Acetone, acido cianidrico, pirene, monossido di carbonio e un’altra settantina di elementi nocivi, lasciano il posto a vapore acqueo e molecole di nicotina combinate con l’aroma prescelto. Per ottenere dalla sigaretta elettronica fumo abbondante e il soddisfacente colpo in gola, occorre munirsi di batterie di adeguata potenza. Dipende, infatti, dalla potenza della batteria la corposità della fumata. E’ invece compito dell’aroma dargli gusto. La soddisfazione che se ne riceve è, quindi, dovuta alla capacità di saper calibrare la combinazione di potenza e gusto, in base alle proprie esigenze. Ecco qualche consiglio per selezionare una sigaretta elettronica con batteria efficente.
Criteri di scelta della batteria
Svariati sono i tipi di batteria (quasi tutte al litio) che il mercato propone. Per una fumata leggera, destinata ad uno “svapatore” abituato a fumare non più di un paio di sigarette al giorno, non particolarmente esigente in fatto di fumosità della boccata, sono disponibili batterie da 600 mAH. Si tratta di batterie destinate a “tutti”, poiché duttili e non troppo sofisticate. Particolarmente indicate a chi approccia al fumo elettronico. Vengono, solitamente, inserite nelle confezioni di kit-base e sono disponibili in una vasta gamma di colori dalle dimensioni contenute. Essendo particolarmente adatte al tipo di fumata femminile, è possibile trovarle artisticamente decorate, colorate, tigrate, zebrate ed arabescate. Si tratta, però, di un tipo di batteria che, pur donando una sensazione di fumata “calda”, non riesce a produrre fumo in maniera cospicua. Lo “svapatore” che vuole essere avviluppato dal fumo, in una corposa sensazione di pienezza, deve ricorrere a batterie di maggior potenza e di maggiori dimensioni. Migliori risultati si ottengono con batterie da 1100 mHA. Durano di più, evitando all’utilizzatore il disagio di girare con batterie di riserva in tasca, e alcuni modelli sono disponibili con voltaggio variabile (3.2V, 3.7V, 4.2V) consentendo una calibrazione “ad hoc” per le proprie necessità. Per fumatori ancora più esigenti, sono stati creati modelli che arrivano fino a 1.700 mHA con voltaggio variabile da 3,0 a 6,0 Volt (BIG battery), capaci di durare un’intera giornata anche nelle mani di incalliti fumatori. Ci troviamo di fronte ad oggetti dalle dimensioni “importanti” che ricordano, nella forma, ogive e fantascientifici missili argentati, che impegnano ad una fumata più ostentata.
Batterie accessoriate per sigarette elettroniche
In questa giungla di offerte, e di variabili, le aziende produttrici si sono preoccupate di accessoriare le batterie con funzioni aggiuntive, al fine di acquisire maggior fascino e indurre il consumatore incerto all’acquisto del proprio prodotto. Alcuni modelli possiedono conta-puff (contatore di “puffate” per calcolare la quantità di fumo aspirata), segnalatore del livello di carica (indica quanta carica è disponibile nella batteria), pulsante di stand by (per ottimizzare il risparmio energetico). Tutte le batterie, inoltre, devono assolutamente presentare il marchio CE impresso, (non incollato con adesivo) che ne attesti la conformità alle norme di sicurezza dell’Unione Europea. Quasi tutte le batterie sono compatibili con la maggior parte degli atomizzatori presenti sul mercato, tranne alcune, prodotte da brand famosi, che possono alloggiare solo in atomizzatori prodotti dello stesso marchio.